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26 07 2013 | Riccione | In Comune adottato a fine mandato il poc per gli 'amici'

Sabato, 27 Luglio 2013

tortora-chiaroRiccione | In Comune adottato a fine mandato il poc "per gli 'amici'"

 

Parla di tappa storica il sindaco di Riccione Massimo Pironi all'indomani dell'adozione della prima variante al Poc (Piano operativo comunale). "L’attitudine alla pianificazione che ha caratterizzato la nostra azione amministrativa oggi viene elevata a sistema e si configura una idea di città capace di orientare nei prossimi anni tutte le azioni e gli investimenti pubblici e privati che si svilupperanno sul nostro territorio", dice orgoglioso il sindaco. "Non si tratta di uno strumento rigido e immodificabile. Sarà anzi improntato a flessibilità e implementazione ogni qualvolta si concretizzeranno opportunità nuove e imprevedibili. Si può pensare a questo riguardo, ad esempio, alla variante agli strumenti di pianificazione, che si potrà attuare mediante accordo di programma, per la zona termale non appena i privati coinvolti saranno in grado di formulare una proposta di sviluppo di questa importantissima area pur nel rispetto della sua vocazione turistica del pubblico interesse. Nel nuovo Piano operativo si andranno a recuperare dotazioni pubbliche di grande rilevanza nel rispetto dell’equilibrio tra nuove aree di espansione ed interventi in ambiti consolidati. Tale equilibrio sta nel fatto che degli oltre 160.000 mq di potenzialità edificatoria contenuta nel PSC ne vengono di fatto impegnati solo poco più 40.000 mq", per un totale di 600 appartamenti (il 20 per cento in edilizia convenzionata).

 
I comparti del nuovo poc comprendono aree di nuova edificazione (viale Arezzo, viale Bari, San Lorenzo-area Ex Incontro, San Lorenzo-via Pavia), interventi di recupero di edifici già esistenti (area ex sede ENEL di via XIX Ottobre, Raibano, Carbonia, via Emilia), interventi di rilevante interesse pubblico (Porto, Parco agricolo del Rio Melo). "Si tratta per lo più di zone in cui il Pd raccoglie consensi bulgari", ricordano dai banchi dell'opposizione. Se, infatti, il sindaco da parte sua canta vittoria, dopo la crisi di maggioranza in commissione che ha visto Stefano Piccioni votare contro la variante, dal Pdl parlano di tempi sbagliati e fanno notare come "secondo la legge regionale i piano operativi comunali valgono 5 anni, un tempo pari alla durata in carica di una amministrazione". "Il motivo è semplice - spiega il consigliere Alessandro Barnabé - e riguarda proprio la possibilità per un sindaco nell'arco del suo mandato di dare vita a una sua politica urbanistica. E' per questo che i piani operativi andrebbero in realtà approvati possibilmente entro il primo anno, per poi essere messi in pratica nel corso del mandato. Qui siamo invece di fronte a un poc che viene adottato a un anno dalle prossime amministrative". Un piano quindi poco tempestivo anche perché arriva dopo anni di crisi che si sono abbattuti in maniera impietosa soprattutto sull'edilizia e le imprese, che allo stato attuale non sono più in grado di costruire. Da qui, ma non solo, il voto favorevole del Pdl (che ha votato contro la variante nel suo complesso) all'emendamento della maggioranza che ha tagliato i metri quadri edificabili. "Tra gli emendamenti che ci hanno bocciato - spiegano - anche quello per un ulteriore taglio dei metri quadri: noi in questo frangente molto particolare propendiamo decisamente per la riqualificazione". Dal Pdl anche una spiegazione dei motivi che hanno portato all'adozione comunque, ma in ritardo, della variante. "Di mezzo ci sono dei proprietari che potranno incassare dalla vendita dei loro terreni alle imprese, imprese che pur non essendo in grado allo stato attuale di costruire, acquisteranno le aree in attesa di tempi migliori".


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